Omens before hysteria - IT TAKES MORE COURAGE TO LIVE THEN TO DIE
- WorstCollective
- 6 ott 2023
- Tempo di lettura: 3 min
Gli Omens Before Hysteria sono stati gli opener del We are Deathcore 2023, con una performance breve ma cattivissima, ci hanno traghettato dall’altra parte del fiume, facendoci piombare nell’oscurità come se non fossero le 6 del pomeriggio in pieno Agosto.
Solo una cosa non ci è piaciuta: ne volevamo di più
La band ha uno storico vecchissimo, nata ufficialmente nel 2016 dai gemelli Carìstia (@fhoObh al basso e @circh_no_church_obh voce) non è mai stata spinta a dovere fino al raggiungimento della lineup perfetta con l’entrata di Edo (@nomore_mr_niceboi_ batteria) e Pani (@pani_monolith chitarra). Una formazione che li ha portati, nel 2023, al debutto del loro primo Ep, Trauma, e una fervida accoglienza sin dal primo live.
I ragazzi hanno personalità e gusti diversi, ma sono abbastanza d’accordo quando si parla di Alpha Wolf, Dealer, Humanity’s Last Breath e “robe pazze tipo Tony Danza”, il risultato di questo mix esplosivo cerca di schiodarsi dai comandamenti del deathcore esplorando sonorità nuove, a partire da un approccio vocale più hardcore, fino a incursioni elettroniche D&B e industrial. Gli Omens ci catapultano nel vuoto, giocano con soundscapes sinistre, droptuning cavernosi e liriche colme di disperazione, trascinandoci nell’incubo.
Un incubo che sfocia nel trauma, si fa tangibile, è qualcosa di vissuto. Trauma non ha bisogno di spiegazioni, solo di essere ascoltato. Con tematiche quali violenze domestiche, psicologiche e abusi, Fho ha riportato a galla i relitti del suo periodo più difficile, “tutti argomenti sedimentati da anni che aspettavano di uscire”
Vissuti reali, crudi e diretti, “le esperienze raccontate sono quelle di persone che non riuscivano a venirne fuori perché avevano paura”, ed è qui che i ragazzi impongono a monito la loro musica:
“È difficile tirare fuori tutto quello che hai dentro, sono situazioni pesanti, ma c’è sempre qualcuno pronto ad ascoltarti […] Impariamo ad ascoltare le persone, perché ascoltando qualcuno potresti salvargli la vita. Non essere menefreghisti e indifferenti, l’indifferenza è la cosa più brutta che esista” .
Qui niente è astratto, tanto meno edulcorato, e la violenza con cui le parole vengono sputate fuori è atta a spingerci nel baratro. “Vedo la nostra musica come un macigno, e non è solo la musica, ma anche tutto il resto che deve metterti a disagio”
Gli Omens però non sono solo pura isteria e disagio,
o meglio,
l’isteria c’è ed è parecchia,
Pani e Fho scesi in mezzo al pit sono stati la perfetta allegoria di due macellai in una slaughterhouse (letteralmente); ma sono anche rappresentanti della nuova ondata deathcore, una scena che sta lentamente riaprendo gli occhi dopo il Covid ma che, ci racconta Pani, è ancora distante dal calore e dal senso di appartenenza che si respira nell’hardcore, (panorama in cui gli stessi Edo e Pani militano con i loro Jorelia)
Tuttavia, il sottobosco competitivo e più patinato del deathcore nostrano, permette anche di sognare più in grande, e il nostro quartetto non esita a farlo, sognando un tour in Giappone dove possono già contare una fan particolarmente affezionata.
Ma per questo e altri aneddoti, guardatevi il video yt
Dai vostri amichevoli depressi di quartiere è tutto, e noi come tanti altri non vediamo l’ora di sentire il prossimo EP, anche perché diciamocelo, ci hanno abituati decisamente bene.
TROVI IL VIDEO INTERVISTA COMPLETO QUI
- Testo a cura di: @federica_bsx
- Video, Foto e Grafiche: @lafigliadisatana - @richinyrmouth - @zanirhello - @fear_mare
- Intervistatore: @zanirhello - @fear_mare - @federica_bsx - @nonlosorick_art
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