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cattivi ma con i glitter: intervista a Ro_tattooer

  • WorstCollective
  • 29 lug 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

Se il volto del nostro intervistato non vi è nuovo è perché probabilmente lo avrete già visto mulinare braccia e gambe nei pit (e nelle foto di @oni_baku). Ma, oltre a calciare teste e fotocamere in aria, il nostro @Ro-tattooer è anche un poliedrico e talentuoso tatuatore che non potevamo lasciarci scappare, soprattutto dopo aver saputo della sua permanenza presso @manifesto_tattoo_collective.


Dopo due anni di scultura a Brera, Ro fa lo "stagista schiavo" negli studi per 6 mesi finchè non gli viene detto: "questa è la macchinetta, il tubo e l'ago...vai". Tatuaggio russo, nord europeo, lettering black metal e dark lettering in generale diventano i punti cardinali della sua estetica, per quanto Ro abbia uno stile molto fluido e non vincolato a un genere specifico (purchè sia blackwork). Aprendo il suo iPad troviamo letteralmente di tutto: illustrazioni ultra dettagliate, tatuaggio gore, tatuaggi filo galeotti volutamente marci, lettering black metal, illustrazione anni 90 D&D e un fantomatico rural tattoing (così definito dai suoi amici) con linee spessissime e senza sfumature. Bello marcio come piace a noi.


Dopo aver tatuato amici in cambio di birre calde per qualche mese, a soli 21 anni Ro apre uno studio a Parma, ma la routine non si addice al nostro iperattivo tatuatore e la sua voglia di viaggiare e fare guest in giro per l'Italia (e non solo), lo porta ad abbandonare la sedentarietà dello studio. Oggi, se siete veloci, potete trovarlo dal già citato manifesto a Brescia o a Reggio Emilia al @nosferatu.tattoostudio, domani chissà...


Proprio questa iperattività lo porta a declinare la sua arte in svariati modi. Avete notato il misterioso link sulla sua bio di instagram? noi sì e aprendolo abbiamo scoperto che il nostro Ro si dedica anche all'arte 3d unendo le sue passioni per il cinema, il gaming e il marketing (vi ricordate il Cocoricò? ha fatto grafiche anche per loro).


Ma la grande passione del nostro intervistato oltre al tatuaggio è solo una: "fare a botte nel pit", vera e propria esperienza di vita: "per me il pit è una metafora della vita, se non rischi dentro non riesci ad avere quelle grandi emozioni che solo prenderti a schiaffi coi tuoi veri amici ti sanno dare. mi sfoga tantissimo, ed essendo iperattivo ho bisogno di far andare le mani". Il pit regala gioie ma anche dolori, e Ro, da buon masochista, ci regala una serie di aneddoti su tutti gli infortuni subiti, tra cui il più "Worst" di tutti: la perdita di un dente.

Se vi abbiamo incuriositi, non vi resta che farvi raccontare questo e altri aneddoti comodamente stesi su un lettino mentre venite marchiati dal nostro iperattivo artista.


TROVI IL VIDEO INTERVISTA COMPLETO QUI




- Testo a cura di: @zanirhello


- Video, Foto e Grafiche: @fear_mare - @richmentari - @lafigliadisatana


- Intervistatore: @zanirhello - @fear_mare - @nonlosorick_art




 
 
 

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